Linz, Ars Electronica Festival dal 4 all’8 settembre 2024

Linz, capoluogo della regione dell’Alta Austria, è la terza città dell’Austria per numero di abitanti, dopo Vienna e Graz.  A lungo considerata soprattutto come polo industriale, nel 2009 è stata scelta come Capitale Europea della cultura, riconvertendola a centro culturale effervescente, creativo e innovativo. Dal 2014 Linz è membro della rete delle UNESCO Creative Cities come City of Media Arts, sottolineando la vocazione a centro internazionale di arti mediatiche e tecniche digitali. Vi si tengono ogni anno il Festival Ars Eletronica e il Prix Ars Electronica, appuntamenti d’eccellenza del settore. L’Ars Electronica Center e Futurelab sono importanti poli di innovazione di ricerca a livello nazionale.

Ars Electronica: il più importante festival europeo di arte, tecnologia e società

Il programma dell’edizione 2024 dell’Ars Electronica Festival ruoterà intorno al tema “HOPE - who will turn the tide”. Come mai prima d'ora, questo rinomato festival per l'arte, la tecnologia e la società metterà al centro della scena artisti, ricercatori, sviluppatori, attivisti e imprenditori di tutto il mondo. La location principale sarà POSTCITY, ex centro di distribuzione delle poste, che per l’occasione si trasformerà in un hotspot per la scena internazionale dell'arte mediatica. 

La “SPERANZA” come tema del festival non è una dichiarazione rassegnata sul fatto che non ci resta altro che sperare che qualcuno o qualcosa risolva i problemi del presente, ma una manifestazione del fatto che ci sono in realtà molte ragioni per sperare. Ciò è espresso nel sottotitolo “chi invertirà la marea”.

È proprio questo che il modello concettuale di Ars Electronica mette in primo piano: l'interazione tra arte, tecnologia e società, le alternative e le nuove prospettive che si aprono quando si guardano anche agli aspetti sociali e culturali dello sviluppo tecnologico attraverso i mezzi dell'arte e gli occhi di artiste e artisti.

https://ars.electronica.art/news/en/

(c) Österreich Werbung, Daniel Ordelt
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